Salve a tutti i lettori di Arte&Cucina, sono Daniela Ruscio amministratrice della pagina Arteecucinaofficial di Francesco Capasso. Oggi ho l’onore di intervistare una delle Chef più creative e chiacchierate(PER LA SUA BRAVURA) del momento. Lei è romana, si definisce una sognatrice che fa della trasparenza la sua forza, la sua cucina è Creativa, e come dice lei semplicità complessa. Non voglio anticiparvi nulla lei è la Persona Chef Francesca Gambacorta.
D….. Parlaci un po’ di te Chi è Francesca Gambacorta?
R…..Francesca è un caterpillar, come mi hanno nominato le persone che mi conoscono, no scherzo! Sono una sognatrice, una persona che quando si mette in testa qualcosa agisce concretamente per realizzarla. Sono una persona forte, sincera, trasparente…ma anche impulsiva, pignola. Sono nata a Roma 43 anni fa, a 19 anni ho deciso di diventare attrice e doppiatrice, così ho iniziato a lavorare nei teatri romani, e nelle sale di doppiaggio. Fino all’età di 34 anni circa, poi ho lasciato e sono passata ad occuparmi di commerciale, lavorando con clientela business fino a diventare account manager per le telecomunicazioni. Questo mi è servito per ampliare le mie conoscenze manageriali e per dedicarmi a quello che è sempre stato nel mio cuore, quel fuoco che ardeva in me, perché grazie a quel lavoro ho potuto frequentare la scuola per Chef De Cousine. Ho poi iniziato a lavorare come chef a domicilio e in eventi in genere, e facendo un po’ di gavetta nelle cucine di alcuni ristoranti. Ho deciso di mollare tutto e di fare il salto, e come dico sempre quando si decide veramente, quando si vuole realmente qualcosa tutto l’universo lavora perché tu la possa realizzare. Certo è che se non c’è studio e talento poi è difficile che si riesca a fare questo mestiere, non serve solo la passione, serve tanto altro!
D….. Esiste un tratto particolare che ti identifica?
R…..Credo la forza e la determinazione. La forza di affrontare momenti difficili, la forza di lavorare per 15 o 20 ore in piedi, la forza mentale ed emotiva dovuta alla responsabilità che ho nei miei eventi. La forza di reagire a qualsiasi difficoltà che si può presentare. Credo che questo sia uno dei tratti particolari che mi aiuta ad andare avant.
D….. Quando hai capito che avresti fatto questo lavoro?
R…..Ho sempre cucinato, da ragazzina, da adolescente non andavo a scuola per poter rimanere a casa a cucinare. In vacanza con gli amici ero sempre la cuoca in carica, e ho sempre fatto cene in cui mi divertivo a provare nuovi piatti. Ho sempre provato le ricette degli chef, guardavo i video dello chef Igles Corelli ogni giorno e riprovavo le sue ricette. Un giorno però ho deciso di fare una scuola per chef, ho deciso di resettare tutto e imparare le vere basi della cucina italiana. Lo chef Sandro Masci è stato il mio maestro e a lui devo tutto. Con lui ho capito che dovevo, volevo, e avevo il talento per fare questo mestiere. Ho poi fatto un corso di pasticceria con la chef Giulia Steffanina, e il master per chef, alta linea pesce con lo chef Gianfranco Pascucci e continuerò a perfezionarmi con altri master per chef, importanti quest’anno.



D…. Quando cucini tendi ad escludere qualche ingrediente o utilizzi tutta la “tavolozza dei colori”?
R…..No, non escludo quasi nulla, cerco in ogni piatto di trovare tutti i recettori del gusto, il dolce, il salato, l’aspro, l’amaro e l’umami che tanto amo. Gioco con consistenze, e con le temperature. Ho degli ingredienti che non sopporto, come la banana, la pera, la cannella e altri che amo alla follia, come il gambero rosso, la stracciatella pugliese, l’aglio nero fermentato che utilizzo sempre nei miei menù.
D….. Possiamo dire che la cucina è il linguaggio inconscio di chi la realizza?
R…..Quando facevo l’attrice sentivo il bisogno di trasmettere le mie emozioni, credevo che attraverso il palcoscenico sarei riuscita a farlo, ora ho capito che il mio palcoscenico è un mio piatto, una mia preparazione, un mio modo di vedere un piatto della tradizione. Nessuno inventa nulla, ormai tutto è stato fatto, ma ciò che è unico è il modo di vedere quel piatto…per me questo è dare emozioni, e il mio cuore si riempie di gioia ogni volta che vedo mangiare qualcosa preparato da me…dono amore così, è il mio modo di farlo.



D….. Sappiamo che hai partecipato a un evento stellato organizzato da Arte&Cucina insieme a Vincenzo Guarino , in cui hai vinto, che ricordi hai? E quanto ti ha aiutato questa esperienza?
R…..Il Chianti Gourmet per me è stata un’esperienza fantastica e molto emozionante, ho conosciuto delle persone meravigliose, Francesco, Alessandro, Michele, Enzo, Antonio e i ragazzi di FoodMaker. Ci siamo divertiti e siamo entrati subito in empatia, quello che ci accomuna è l’immenso amore per questo mestiere. Abbiamo fatto una gara, è vero, ma eravamo uniti, non in competizione. Sono stata felicissima, emozionata e grata per aver vinto. Essere giudicata da dei big del food come lo Chef stellato Vincenzo Guarino, il giornalista Claudio Mollo, Nerina Di Nunzio e tanti altri è stato per me molto importante, una conferma che la strada che avevo preso era quella giusta.
D…. Il sapore o l’ingrediente che ricordi con affetto?
R…..Sicuramente i sapori della mia infanzia come prima cosa, ma anche la mia ricerca dell’umami, del sapore particolare, il fusion che c’è in molti miei piatti.
D….. Perché semplicità complessa?
R…..Semplicità Complessa per me significa tante cose, ho imparato che un piatto apparentemente semplice può risultare complesso senza tecnica e amore, diversamente un piatto complesso con la giusta tecnica diventa facile. L’esempio più palese è la classica cacio e pepe, solo tre ingredienti per un piatto che per la maggior parte degli Italiani è difficilissimo. Con la giusta tecnica invece, diventa semplice, facile da fare e super buono da mangiare.
D….. Cosa ti senti di dire a chi sta muovendo i primi passi in cucina?
R…..Mi è stata fatta tante volte questa domanda, soprattutto dai miei follower. Per prima cosa bisogna studiare tanto, fare un corso professionale di cucina che ti dia la qualifica di cuoco. Non smettere mai di studiare ed esercitarsi. Non esistono appassionati di cucina, persone che cucinano a casa e che poi vogliono fare i cuochi, non è la strada giusta. La passione deve servire solo a spingerti a studiare seriamente e a non mollare. Inoltre ed è importante anche questo aspetto che non deve essere sottovalutato, come in tutte le attività in cui si è imprenditori di se stessi, bisogna investire del denaro, nella scuola in primis che non è economica se seria e qualificata, nelle attrezzature che sono essenziali, nei master e in tantissime altre cose. Quindi la strada per arrivare non è ne semplice ne economica!
D…. il tuo sogno nel cassetto?
R…..Ne ho tantissimi, la prima cosa però è quella di riuscire sempre a dare emozioni ai miei commensali attraverso i miei piatti, vederli felici mentre assaporano quello che preparo. Avere sempre la grinta e la forza per andare avanti. Cercare sempre nuovi stimoli ed emozionarmi ad ogni nuovo assaggio. Poi ovviamente c’è il sogno del mio piccolo ristorante che in futuro spero di avere, un posto mio dove poter esprimermi. Ancora non ci ho pensato seriamente perché quello che faccio lo amo da morire, poter cambiare sempre, stare a contatto con le persone, organizzare eventi o cene a domicilio, insegnare o fare dei cooking show o collaborazioni. In questo momento sono felice di quello che sta succedendo nella mia vita, nuovi progetti, nuove sinergie e tante idee che si stanno concretizzando…il mio sogno nel cassetto??? Credo proprio che si stia aprendo questo cassetto!!!
D….. Un saluto a tutti i membri e lettori di arte&Cucina.
R…..Saluto tutti i membri di questo fantastico gruppo e blog, un gruppo serio, fatto di persone educatissime che stimo. Vi voglio bene!!!
Grazie per la disponibilità , la potete seguire sia su istagram che sù facebook oppure sulle nostre pagine social, è stata un’intervista molto profonda e significativa, mi ha trasmesso una tale energia, da darmi la certezza che i sogni si avverano……… se lo vuoi.
Grazie.